IL NOMINATO

 
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L’America ha il suo nuovo Presidente e noi abbiamo il nuovo Assessore Rocco D’Arma.

Qualche tempo fa, pensando a quel posto vacante in giunta, scrivevo “l’Innominato” e mi rivolgevo a Lui, a quello che sarebbe diventato, appunto, il Nominato.

Tutto, quindi, lascerebbe pensare che – se non altro per continuità concettuale – oggi si dovrebbe parlare proprio di Lui, dell’atteso Assessore che ci ha fatto – nel tempo – giocare la schedina del toto nome.

E invece, no! Perché, se alla notizia della venuta del nuovo prescelto, abbiamo per un attimo supposto che il cerchio si fosse chiuso, allora ci siamo imbattuti in un grande errore. Di quelli teneri però, quelli per i quali da bambini al massimo ci vietavano per una sera di guardare i cartoni animati. Il dato certo è, in realtà, che il cerchio non si è chiuso, anzi è più aperto che mai e che l’Innominato – oggi Nominato- con la sua sola presenza non basta a farci scordare che esiste un dietro le quinte, una regia di Innominati. Non nel senso di coloro i quali ambivano ad esser chiamati assessore, ma piuttosto di  coloro i quali hanno costituito, appunto, il dietro le quinte necessario a far dire all’assessore D’Arma, “ecco, son quì, son io”.

Si scrive Assessore D’Arma quindi,  ma, in realtà, chi l’ha nominato? Chi l’ha voluto?

Chi sono, insomma, i veri Innominati? La notizia che si è subito diffusa è che l’assessore D’Arma  fosse longa manus del Consigliere “mi dimetto, non mi dimetto, sindaco dimettiti tu o mi dimetto io”. Che poi, ovviamente, non si dimette mai . Ma questa è un’altra storia.

Bene, e se in realtà Il consigliere dalle polo pastello avesse solo sperato di esser lui il prescelto e poi si fosse  trovato  a subire il nome di un altro nominato che non fosse lui? Se fosse questa, in realtà, la triste verità della sua vicenda politica attuale?

 E quì veniamo all’altra regia. Perché  non pensare allora ad una regia tutta rosa che ha lavorato incessantemente tramando una fitta rete di contatti e promesse, oggi sfociata addirittura nella nomina di un assessore? No, dico, pensiamoci davvero e con la stessa  attenzione con la quale – molti – sbirciano l’ultima visita su whatsapp dell’amato per controllarlo. Pensiamo ad una trait  d’union, apparentemente (ho scritto apparentemente!) impensabile. Da una parte, per esempio, la donna  che ama Eschilo e il suo teatro; dall’altra, ancora, la donna  che, quatta quatta, riscatta nell’immaginario collettivo le segretarie di tutto il mondo, diventando addirittura una regista di fama.

Insomma, non fermiamoci alla superficie impolverata che ogni volta che l’abbiamo fatto siamo diventati acari della polvere!

Tra  le fila dei potenziali registi che premevano perché il Nominato avesse un nome scelto da loro potrebbe esserci anche il Consigliere acrobata, il trasformista dei trasformisti . Il dato è che, dopo mesi  di giravolte e occhiolini  all’amministrazione, sfumava il suo sogno di esser dappertutto, quindi anche lì  in giunta, per mezzo di un “uno di fiducia”, appunto, scelto  da lui e dai suoi nuovi amichetti.

Si narra che, appena saputo, triste e sconsolato correva a comprare calze colorate e che, mentre le sceglieva, pensava a quelle bottiglie di prosecco pronte in frigo – ma oggi non stappate – da consumare con vecchi amici e gli amici di “Adesso”.

 Cin cin Consigliere!

… e buon lavoro Assessore D’Arma.

Ps: per tutti quelli che pensavano di essere i prescelti, per gli scontenti, per gli illusi, per i venditori di parole, per i combattenti con le medaglie al petto, per gli sbilanciati che hanno votato il bilancio, non disperate miei impavidi prodi, la Dea Bendata prima o poi vi troverà. Si accorgerà di voi, del vostro genio…PER IL BENE DELLA GHELAS!

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