Gela. Il gruppo di Destra in Movimento, già ieri al centro di un più ampio dibattito sul no al referendum costituzionale del prossimo 4 dicembre, ribadisce la propria posizione. Il centro destra verso il no. La riforma voluta dal governo Renzi, stando agli esponenti locali del movimento, non va assolutamente ad incidere né sull’aspetto della riduzione dei costi della politica né su quello della venuta meno del sistema del bicameralismo perfetto. La vittoria del sì, almeno stando agli esponenti di Destra in Movimento, creerebbe un vero e proprio sconquasso istituzionale. Francesco Minardi, Angelo Cafà, Guglielmo Piazza, Ignazio Raniolo, Angelo Cascino e Massimiliano Falvo sono fermi nel sostenere le posizioni del no alla riforma Boschi. Un fronte decisamente ampio, almeno nell’area di centro destra, sposa la contrarietà alla riforma. Non a caso, a destra, almeno a livello locale, si cerca di partire dal no al referendum per compattare le tante anime sparse, da Forza Italia alla Lista Musumeci passando per la Lega dei Popoli, Fratelli d’Italia, Progetto Gela, Forza Nuova e gli altri movimenti che si rifanno a quest’area politica. All’incontro indetto da Destra in Movimento, c’erano anche i rappresentanti di Reset 4.0 Giuseppe e Luigi Di Dio, oltre al presidente del comitato locale per il No Nicola Nicoletti.