Gela. Il “modello Gela”, con una coalizione a trazione progressista ma con innesti autonomisti, come punto di partenza per una riflessione politica più ampia, con prospettive regionali e nazionali. Le forze progressiste che stanno con il sindaco Di Stefano lavorano ad una tavola rotonda. Il confronto, allo stato, è previsto per il 16 settembre. La vittoria alle urne del ballottaggio, contro una coalizione comunque a marchio centrodestra, ha aperto ad un certo interesse, sia nelle stanze palermitane sia in quelle romane. Il “modello Gela” l’ha tenuto a battesimo il parlamentare Ars del Movimento cinquestelle Nuccio Di Paola, che ha voluto la candidatura di Di Stefano, al termine del percorso dell’agorà. Allo stesso tavolo, per riflettere sugli sviluppi politici dell’esito elettorale in città, dovrebbero esserci i riferimenti di tutti i gruppi della coalizione, compresi il segretario regionale Pd Anthony Barbagallo e il coordinatore siciliano M5s Nuccio Di Paola.
Potrebbe essere una sorta di verifica pubblica, per quanto fatto fino ad oggi, sia su un fronte amministrativo sia a livello di strutturazione politica. Il sindaco farà da trait d’union, in un periodo nel quale gli alleati attendono il primo ticket politico, nell’eventualità di una rimodulazione della giunta. Per i progressisti, Gela può diventare la camera oscura al cui interno sviluppare l’alternativa al centrodestra del governo Schifani.