Gela. L’ex moglie ritratta in aula le accuse mosse, circa un anno fa, nei confronti del marito finito a processo con l’accusa di violenza sessuale e lesioni. In sostanza, ci sarebbero stati litigi continui ma mai violenze.
L’ex moglie ritratta. “Ero fuori di me quando presentai la denuncia – ha spiegato davanti al collegio presieduto dal giudice Paolo Fiore – il mio ex non mi ha mai violentata”. Per quei fatti, a processo è finito il barista Sandro E. L’ex moglie denunciò le presunte violenze davanti agli agenti di polizia del commissariato che fecero scattare l’arresto dell’uomo. Stando alla prima versione resa dalla vittima, dopo l’ennesimo intenso litigio con tanto di minacce giunte dal marito, sarebbe stata colpita a pugni e calci nella zona di via Venezia.
I fatti di via Venezia. “In realtà – ha aggiunto – il mio ex marito non mi colpì. Cercò solo d’impedire che io mi allontanassi a bordo dell’auto. Mentre innestavo la retromarcia, non mi accorsi che lui era ancora nei pressi e lo investii”. La donna ha risposto alle domande formulate dal pubblico ministero Antonio D’Antona e dal difensore del barista, l’avvocato Angelo Licata. Durante l’udienza, sono stati sentiti anche il figlio dei due e la madre della donna. Già in fase d’indagine, la difesa dell’attuale imputato aveva nettamente contestato l’intera ricostruzione dei fatti.
