Il grillino cacciato dalla giunta e lo “storico” dem, Di Paola e Arancio vanno all’Ars: il grande escluso è Pino Federico

 
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Gela. Il grillino Nuccio Di Paola, ex assessore cacciato

dal sindaco Domenico Messinese, e il dem uscente Giuseppe Arancio.

Di Paola e Arancio all’Ars. Sono loro i deputati regionali usciti dalle urne, appena chiuse. Insieme a loro, il territorio provinciale verrà rappresentato dal forzista Michele Mancuso e dal candidato alla presidenza della Regione, per conto dei cinquestelle, Giancarlo Cancelleri. Il grande escluso si chiama Pino Federico. Il deputato forzista uscente, batte tutti in città, con oltre 3.600 voti, ma viene fatto fuori dai rivali interni, che hanno appoggiato Michele Mancuso, arrivato in città a raggranellare più di 2.000 voti. Percentuali fatali per Federico che, dopo due mandati consecutivi, ha dovuto gettare la spugna. Gli acciaccati dem si salvano grazie ai comuni limitrofi. Giuseppe Arancio, in città, porta a casa circa 2.360 voti, surclassato dall’altro uscente Federico, ma comunque dentro, grazie ai voti tirati fuori dal suo partito e dai comuni vicini. Di Paola tocca quota 2.576 e viene trascinato dal vento grillino.

Stentano Ventura e Caci. Quasi una risposta alla cacciata firmata Messinese, che ha messo alla porta lui e gli altri grillini presenti in giunta, compre Ketty Damante che mette in sacca poco più di mille voti. Poco brillante la prestazione di Anna Comandatore, che supera di poco i mille voti, nonostante il sostegno del gruppo ufficiale di Musumeci. Decisamente in sordina anche la prestazione elettorale di uno che i voti li ha sempre portati a casa, l’ex capogruppo dem Giuseppe Ventura, adesso in quota Sicilia Futura, con 1.258 voti. Nel centrodestra, il colpo a sorpresa lo fa Vincenzo Pepe, che dopo aver trovato posto tra le fila dell’Udc, in città mette in fila 1.758 voti. L’alfaniano Angelo Caci, sostenuto soprattutto dal vicesindaco Simone Siciliano e non sgradito alla giunta, non va oltre i 700 voti, decisamente pochi, almeno in base alle aspettative e ai gruppi di riferimento dietro alla candidatura. Poco più di 520 voti, invece, li prende la lista pro Fava, con l’ex assessore comunale Paolo Cafà.

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