Il giudice D'Amore lascia il tribunale, saluto finale: "Un magistrato che non dimentica la sua umanità"
A Palazzo di giustizia, ha ricordato i momenti più difficili e quelli che l'hanno arricchita professionalmente, lei che giunse nel presidio dopo aver avuto già esperienze di rilievo

Gela. Lascia la presidenza della sezione penale del tribunale locale e si è già insediata come presidente del tribunale di Enna. Il giudice Miriam D'Amore, questa mattina, ha voluto salutare quella che per anni è stata una seconda casa, professionale e umana, in città. A Palazzo di giustizia, ha ricordato i momenti più difficili e quelli che l'hanno arricchita professionalmente, lei che giunse nel presidio dopo aver avuto già esperienze di rilievo. "Un giudice che ha incarnato a pieno la sua funzione senza mai abbandonare l'umanità", così l'hanno descritta gli altri giudici che con lei hanno condiviso praticamente tutto. Il magistrato D'Amore, come è stato sottolineato a più riprese negli interventi, si mise alla testa del tribunale nella fase più buia, quella dell'emergenza Covid. "Non ebbe nessun timore e anzi si adoperò per aumentare la mole di lavoro e di procedimenti portati avanti", è stato indicato negli interventi del consiglio dell'ordine, della Camera penale, degli altri giudici, dei vpo e del personale. Evidentemente commossa, il giudice D'Amore ha ringraziato tutti e soprattutto i colleghi che con lei hanno sostenuto il peso del sito giudiziario locale. Ad ascoltarla, sia il presidente Riggio sia i pm della procura, con il procuratore Vella.