Gela. Mentre il Gac, gruppo di azione costiera, continua a creare solo fermenti tra gli esponenti politici con reciproche accuse tra consiglieri, sindaco e dirigenti comunali, la vicenda diventa una ghiotta occasione per essere cavalcata dai candidati alle prossime elezioni politiche.
Tra tutti il candidato del Popolo delle Libertà, Lucio Greco, che parla di sprechi e suggerisce le priorità per cambiare rotta.
“E’ risibile che i consiglieri comunali, soprattutto della maggioranza – precisa l’avvocato Greco – litighino sul tema dell’approvazione di un simile progetto mettendo a rischio il finanziamento di 2 milioni e 200 mila euro in favore della società consortile a responsabilità limitata, Gac Unicità del Golfo. In un momento così delicato di crisi economica, mentre si assiste alla chiusura di numerose ditte di differenti tipologie merceologiche o del settore industriale, perdere una simile opportunità è uno schiaffo alla nostra città e ai comuni che l’hanno sottoscritto: Butera, Licata e Lampedusa.
Ancora una volta assistiamo allo sfaldamento di una maggioranza litigiosa e clientelare che si presenta al popolo degli elettori con programmi riformisti ma parolai e strombazzando un concetto di legalità mai praticato realmente.
Lo si evince dai nomi di incaricati associati a consiglieri comunali, dai progetti di formazione che coprono il 15 per cento dell’intera somma e dal fatto che siamo già vicini al termine per la presentazione degli atti ed in consiglio comunale si fa mancare artatamente il numero legale.
E non dimentichiamo la figura del direttore generale – precisa Lucio Greco – ancora presente e spropositatamente attivo nell’assetto amministrativo mentre tanti comuni l’hanno già abolita per risparmiare sui costi. Non mi stupisce, del resto, visto che tutti i progetti legati alla costa di Gela siano sempre finiti nel dimenticatoio. Primo fra tutti il porto il cui progetto è rimasto imbrigliato nelle carte della Regione per 20 anni, con un finanziamento regionale assegnato e mai versato e i 30 milioni promessi dalla Raffineria.
E poi il progetto di riqualificazione del lungomare per il quale sono stati pagati ben tre progettisti in 20 anni e ancora il Museo della Nave arcaica, il cui finanziamento è stato ritirato!
A questo punto serve un atto urgente per l’approvazione dello statuto per assicurare la possibilità di accedere al finanziamento di cui la città ha assoluta necessità con un atteggiamento costruttivo e disinteressato che restituisca la fiducia alla politica nei cittadini”.