Gela. Dopo il tentativo di furto sventato a poche ore da Capodanno, arriva la condanna per il ventiquattrenne Patrizio Di Maggio. Dopo l’arresto è finito davanti al giudice. Un anno di reclusione, con pena sospesa. Un verdetto che è stato pronunciato, al termine del rito per direttissima, dal giudice Silvia Passanisi. Il giovanissimo, difeso dall’avvocato Giuseppe Fiorenza, ha optato per l’abbreviato. I poliziotti lo hanno arrestato mentre tentava la fuga: aveva cercato di rubare all’interno di un’abitazione di via Lisia a Carrubbazza. La scelta della difesa gli ha garantito un verdetto più favorevole rispetto all’eventuale dibattimento. Dopo il fermo dei poliziotti, il ventiquattrenne era stato sottoposto agli arresti domiciliari, misura adesso revocata dal giudice. Stando agli stessi poliziotti, coordinati dal dirigente Francesco Marino, Di Maggio avrebbe tentato il colpo insieme ad un complice che, però, è riuscito a far perdere le tracce.