Gela. Non un furto ma solo un tentativo, che non avrebbe avuto esito. Così, i difensori di Maurizio Smorta, Nicolò Morello e Michael Costarelli hanno ridimensionato le accuse mosse ai tre giovani, ritenuti
responsabili di un colpo messo a segno nella zona di via Recanati, a Pasquetta.
Il colpo a Pasquetta. L’indagine, basata soprattutto sulle immagini riprese dai sistemi di videosorveglianza della zona, è stata condotta dai carabinieri. Gli avvocati Salvo Macrì, Flavio Sinatra e Filppo Spina, davanti ai giudici del riesame di Caltanissetta, hanno contestato le misure cautelari imposte dai magistrati. Smorta ha negato di aver fatto da palo. Avrebbe voluto partecipare al furto, ma si sarebbe subito accorto di essere stato notato da alcuni residenti della zona mentre tentava di arrampicarsi lungo una grondaia. Di conseguenza, come ribadito dall’avvocato Macrì che lo difende, avrebbe rinunciato. Inoltre, il proprietario dell’abitazione ha comunque escluso di aver subito il furto di circa cento euro, successivamente ritrovati. Sia Smorta che Costarelli hanno anche escluso la partecipazione di Nicolò Morello, che invece si sarebbe limitato ad accompagnarli utilizzando la propria automobile, ma senza conoscere le intenzioni degli altri due indagati. I giudici del riesame dovrebbero emettere una decisione entro le prossime ore.