Gela. Un’assunzione che fa molto discutere. Il figlio del consigliere comunale di Forza Italia Crocifisso Napolitano, da circa un mese, è entrato a far parte dell’organigramma
della società Tekra, azienda campana che gestisce il servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti in città.
“L’assunzione non ha nulla a che vedere con il mio ruolo”. Il nuovo dipendente è stato assunto con le mansioni di operatore ecologico, tramite un contratto a tempo determinato. La tempistica, però, non pare delle più opportune. Il consigliere comunale Crocifisso Napolitano, infatti, fa anche parte della commissione d’indagine sul ciclo dei rifiuti ed è vice presidente di quella ambiente e sanità, che in più occasioni si è occupata della gestione del servizio. Da poco, inoltre, Napolitano ha sostituito Carmelo Casano nella sesta commissione cultura. “Ero contrario alla decisone di mio figlio – spiega lo stesso Napolitano – sapevo che avrebbe potuto creare polemiche. Lui, però, aveva già presentato un curriculum e credo che abbia il diritto di lavorare. Peraltro, ha deciso di sposarsi. Il mio ruolo nelle commissioni non ha niente a che vedere con l’assunzione. Ho sempre dimostrato massima trasparenza, altrimenti non sarei stato eletto per quattro volte in consiglio comunale”. Le nuove assunzioni a tempo determinato decise dal gruppo Tekra hanno fatto scattare l’attenzione dei sindacati del settore. Questo sarà uno dei temi che verrà valutato anche durante un incontro, fissato per domani, tra Fip Cisl e vertici della Srr. A questo punto, a tenere banco sembra proprio quanto accaduto intorno all’assunzione del figlio del consigliere forzista. Non è da escludere che possa essere valutata anche la sua permanenza nella commissione d’indagine sul ciclo dei rifiuti, istituita negli scorsi mesi su richiesta del Movimento 5 Stelle e con l’obiettivo di verificare quanto accaduto negli ultimi anni proprio nell’iter di gestione del servizio di raccolta e smaltimento in città.