Gela. Una telefonata che ha tolto il fiato ed ha gelato giocatori e staff tecnico. “Non allenatevi. Non si parte per Palmi”.
Non ha parole ed è quasi in lacrime il direttore sportivo Giovanni Martello, che con fatica e mettendoci la faccia con i giocatori ha costruito la squadra in poche settimane. La dirigenza del Gela appare irremovibile. Malgrado tutti gli sforzi degli ultimi due giorni, gli incontri, il dialogo ed i percorsi avviati (che ovviamente hanno bisogno dei loro tempi), l’imperativo rimane quello.
I commenti in questo momento sono facilmente comprensibili. La reazione ai problemi esistenti tra Comune e società appare spropositata, esagerata, abnorme. Punire la squadra, i suoi tesserati e soprattutto i tifosi appare inspiegabile. Proprio loro non hanno nessuna colpa.
L’appello al buon senso, da parte di tutti, è l’unica cosa che si può fare. Non c’è molto tempo, ma ai rischi siamo abituati da decenni ed alle corse all’ultimo momento. Alla politica, assessori e consiglieri, diciamo di non girarsi dall’altra parte e di fare tutto il possibile per evitare una figuraccia nazionale. Va trovata una soluzione, poi le responsabilità di quanto sta accadendo.