Gela. C’è chi ha perso fino a centomila euro, dilapidando l’intero patrimonio personale. Il gioco, insomma, soprattutto quello sempre più diffuso tra ricevitorie e locali adibiti alle scommesse d’ogni tipo, non sembra baciare troppi fortunati.
Dietro le vincite, infatti, si nascondono cifre enormi perse da giocatori oramai incalliti.
“Le storie che abbiamo raccolto in questi anni – spiega il responsabile locale dell’associazione Libera Giuseppe Spata – fanno molto riflettere. Diverse famiglie vivono il dramma del gioco compulsivo e delle relative perdite economiche. Non è un mistero che davanti a debiti che si fanno via via più pressanti, c’è anche chi cerca di ottenere prestiti non bancari”.
Sotto questo profilo, la crisi economica non semplifica il quadro, anzi. “Da tempo – continua Spata – stiamo lavorando all’avvio di uno sportello d’aiuto, coordinato da professionisti anche sul fronte della tutela psicologica. A breve, verrà inaugurato”.
I casi si susseguono e le segnalazioni non mancano, anche se nella maggior parte dei casi si cerca di compensare finendo all’interno di giri di prestiti poco affidabili. “Ci siamo accorti – conclude Spata – come in situazioni di questo tipo ci sia veramente molta ritrosia nel chiedere informazioni o, eventualmente, nel cercare soluzione d’uscita. Lo sportello che abbiamo pensato, basato sull’assoluto anonimato, cercherà di andare incontro a queste esigenze”.