Gela. Riunioni, più o meno informali, cene, incontri ufficiali.
“I probemi della città non sono le poltrone politiche…”. Nel centro destra locale, da alcune settimane, si cerca la ricetta giusta per dare vita ad un polo unico, con l’obiettivo di essere alternativi non solo alla giunta Messinese ma anche al sempre vivo Pd, rimasto in piedi nonostante le tante beghe interne. Per gli esponenti di Destra in movimento, associazione politica vicina appunto all’area di centro destra, qualcosa non sta quadrando per il verso giusto. “E’ con assoluta decisione – spiegano gli esponenti del direttivo presieduto da Francesco Minardi – che prendiamo le distanze dalla volontà di ridurre il dibattito cittadino ad una lotta di poltrone o di cariche politiche. Riteniamo oltraggioso, nei confronti del popolo gelese, partecipare a lotte di poltrone nell’interesse dei singoli e non dei tanti. Senza presunzione alcuna, abbiamo deciso, in qualità di cittadini, di associarci al fine di interessarci e far interessare i cittadini alla cosa pubblica senza falsa retorica o velleità. L’unica leadership che ci riteniamo in dovere di riconoscere è quella rappresentata dal popolo gelese, entità sconosciuta a molti professionisti della politica”. Per i giovani esponenti di Destra in Movimento, infatti, “le reali priorità del territorio sono altre. Dalla gravissima situazione del porto rifugio alle criticità in ambito sanitario, con la Breast Unit su tutte. E’ per questo che scegliamo di mettere al primo posto i problemi di noi cittadini, prendendo le distanze da alleanze politiche preconfezionate perché si converge sulle idee, non sulle poltrone”.