Gela. Cambiano le giunte, ma i debiti fuori bilancio rimangono sempre una spina nel fianco. Il dirigente Alberto Depetro, questa mattina in aula, è stato molto diretto. “Nessun consiglio comunale, anche in futuro – ha detto – sarà esonerato dal valutare debiti fuori bilancio”. Un avvertimento che vale per tutti. Questa volta, la “sfida” tra la maxi maggioranza del sindaco Lucio Greco e la pattuglia di opposizione si è giocata intorno ad un debito, maturato su una consulenza che l’ex sindaco Domenico Messinese assegnò all’ingegnere Katia Nicosiano. Dai banchi dell’opposizione sono arrivate diverse osservazioni, soprattutto sulle modalità amministrative che hanno poi portato il debito in aula. Ad attaccare a testa bassa, è stato il capogruppo di “Avanti Gela” Salvatore Scerra. “Ci chiedete di sanare una procedura che in realtà non andava portata avanti – ha detto – quell’incarico non andava concesso, perché era privo di copertura finanziaria”. L’ex sindaco, da quanto emerso, chiese l’attivazione di uno specifico capitolo di spesa, ma non ci sarebbe stata risposta da parte del dirigente incaricato. Lo scontro tra le due ali d’aula, quelle occupate da maggioranza e opposizione, si è sviluppato seguendo una linea strettamente politica. In realtà, dubbi sulle procedure di riconoscimento dei debiti fuori bilancio ce li hanno anche quelli della maggioranza. “Mi chiedo come mai il dirigente non abbia previsto uno specifico capitolo di spesa – ha detto Rosario Faraci di “Una Buona Idea” – sembra quasi una decisione da azienda a conduzione familiare e non va bene”. Al culmine del dibattito, Scerra ha cercato di spiazzare gli avversari politici. Il gruppo di opposizione ha proposto un atto di indirizzo, chiedendo una ricognizione generale di debiti e crediti dell’ente, ma anche una possibile azione di responsabilità nei confronti del dirigente che non autorizzò il capitolo di spesa. I pro-Greco, nonostante le titubanze sui metodi dei dirigenti dell’ente (espresse anche dalla vicepresidente della commissione bilancio Romina Morselli), si sono comunque compattati. Dodici voti contrari hanno bocciato l’atto di indirizzo, sostenuto invece dai soli sei voti dell’opposizione. Nel conto, anche un astenuto.
La bocciatura ha indotto l’opposizione a lasciare l’aula. Il debito fuori bilancio per la consulenza autorizzata dall’ex sindaco Messinese è passato con il voto favorevole della sola maggioranza. Stesso copione per il secondo debito fuori bilancio all’ordine del giorno. Anche in questo caso, la maggioranza ha fatto blocco, approvandolo, nonostante l’assenza strategica dell’opposizione. L’alleanza “arcobaleno” ha retto e mantiene anche le voci più critiche, che questa volta si sono accodate per evitare tonfi in aula.