Gela. Lo stadio Vincenzo Presti non si vede così colmo di gente da quando il Gela calcio disputava i play off. Sabato sera sono state le famiglie a colorare e invadere l’impianto di via Niscemi per assistere alla partita nel cuore, evento organizzato dal Comune in collaborazione con l’associazione Antiracket Giordano e la produzione di Gianni Filippini.
Quasi tremila le persone presenti con un incasso che sarà ufficializzato soltanto oggi. Tolte le spese, i soldi provento della vendita dei biglietti (10 euro a tagliando) andranno a quattro associazioni locali. Va premesso che bambini sotto i 10 anni e gli over 65 sono entrati gratuitamente allo stadio, tant’è che è stato necessario aprire anche la curva Boscaglia per motivi di sicurezza. E’ stata una serata di festa pura. Diventa un dettaglio l’aspetto agonistico ma per dovere di cronaca aggiungiamo che il triangolare cui hanno partecipato la nazionale italiana magistrati, la nazionale tv e l’associazione Antiracket è stato vinto da quest’ultima. Nella prima gara la formazione antiracket, dove militavano tanti ex calciatori (Di Dio, Runza, Cascino, Gallo, Vacca, Cavallaro, Maniscalco) ha battuto i magistrati capitani dal giudice-tifoso della Juventus Piero Calabrò per 3-0 con reti di Ivan Di Dio, Giovanni Russello e Michele Termini. La seconda gara tra magistrati e nazionale tv è finita 0-0, mentre 1-1 dell’ultimo confronto tra antiracket e nazionale tv (reti di Luca Galtieri e Dario Di Dio). In campo anche autorità come il sindaco Angelo Fasulo o il dirigente della divisione anticrimine di Agrigento Giovanni Giudice, o personaggi tv noti come Jmmy Ghione, Matteo Materazzi, Felice Centofanti, Rudy Smaila e capitan Ventosa. La serata è stata condotta da Salvo La Rosa e Florinda Vicari. “Gela ha dimostrato di essere una città matura e pronta a grandi eventi anche solidali: tutti hanno pagato il biglietto”, ha detto il produttore Gianni Filippini. “Siamo soddisfatti perché la gente ha risposto riempiendo lo stadio”, ha aggiunto Renzo Caponetti.