Gela. “Quanto accaduto al governo, rimane vincolato solo a quell’esperienza politica. Escludo che il modello del contratto possa essere replicato in città”. Il grillino Simone Morgana, che è stato capogruppo in consiglio comunale del Movimento cinque stelle, traccia da subito una linea di confine netta rispetto a possibili alleanze in vista delle più che probabili elezioni anticipate. “Ad oggi, il movimento correrà con una propria lista e un candidato a sindaco – spiega ancora – non ci sono discussioni su alleanze. E’ chiaro che il governo cinquestelle sarà un governo con la città, ma questo non ha nulla a che vedere con alleanze partitiche”. Quasi un messaggio indiretto a chi, in diversi schieramenti, non ha mancato di rivolgere inviti alla collaborazione elettorale. I grillini si preparano ad una nuova campagna elettorale dopo il fallimento dell’esperienza Messinese.
“Aspettiamo l’esito del ricorso al Tar Palermo – dice – dopo inizieremo a valutare. Candidato? Darò un mio contributo ma non sono interessato a nuove candidature. Per ora, non c’è alcun nome individuato dal Movimento cinque stelle. E’ una fase solo di attesa, nella quale stiamo lavorando con i nostri portavoce, il deputato all’Ars Nuccio Di Paola e il senatore Pietro Lorefice”. Le fibrillazioni tra i grillini non mancano ma allo stesso tempo si tenterà di tenere compatto l’intero gruppo locale (i rapporti tra l’area che si rifà ai portavoce e quella più legata al meetup non sono eccezionali). Quello di Morgana, almeno fino a qualche settimana fa, sembrava uno degli identikit più quotati (nel tentativo di individuare un possibile candidato a sindaco). Il consigliere comunale uscente però ha deciso di dare solo un contributo esterno, mentre la base logistica dei pentastellati è stata individuata nella nuova sede di piazza Martiri della Libertà.
