Gela. Ecco il testo integrale del documento approvato dal consiglio comunale di Gela convocato in seduta straordinaria ed urgente per discutere della grave crisi occupazionale all’interno della Raffineria di Gela e dei lavoratori dell’indotto.
Nel condividere le proposte contenute nei documenti redatti dal consiglio comunale dal titolo “Vertenza Gela” e dalla recente conferenza dei capi gruppo, oltre che nell’esprimere rammarico per la mancata adesione dei dirigenti della raffineria e dei sindacati confederati alla convocazione della seduta odierna, approva il seguente Ordine del Giorno:
La crisi attuale è frutto delle scelta sbagliate dell’Eni che, nel corso degli anni, non ha adeguato il sistema produttivo al mercato.
Le scelte industriali del passato hanno condizionato lo sviluppo della città in maniera irreversibile per cui l’Eni non può pensare di chiudere gli impianti esistenti senza favorire alternative di sviluppo.
Il risanamento ambientale costituisce una priorità assoluta rispetto a qualsiasi modello di sviluppo anche per favorire la crescita di altri settori produttivi come il turismo, l’agricoltura e il territorio.
Il Consiglio Comunale respinge il piano che prevede la cassa integrazione per diverse centinaia di lavoratori del “diretto”, con gravi ripercussioni sull’indotto che appare del tutto abbandonato, senza prospettive credibili di rilancio degli investimenti e della produttività del sito.
Il Consiglio Comunale denunzia i gravi processi di marginalizzazione progressiva delle aziende locali, che non sono considerate e invitate nelle gare che l’Eni bandisce in altri siti nazionali ed esteri.
L’Eni deve indicare con chiarezza quali sono i progetti cantierabili per il loro immediato avvio.
L’Eni deve, in concerto con i rappresentanti delle organizzazioni sindacali e delle istituzioni, elaborare un piano produttivo di investimenti immediatamente realizzabili che riguardano: Il risanamento ambientale, il rilancio dei porti (porto isola e porto rifugio), la messa in sicurezza degli impianti, anche in riferimento alle vigenti norme anti sismiche, l’investimento nelle energie alternative e nella produzione di carburanti con basso tasso di inquinamento, la creazione di un centro di ricerca di livello internazionale su chimica, energia, raffinazione e tutela e dell’ambiente.
Il Consiglio Comunale integra, in tal modo, l’azione svolta dalla conferenza dei capi gruppo e dal Sindaco in ogni tavolo trattativa e dichiara di aderire alla manifestazione sindacale del 19.05.2012, nel convincimento che la sinergia delle forze sociali e istituzionali della città e dei comuni del comprensorio sia un fattore di avvio a soluzione delle problematiche occupazionali e di sviluppo del territorio.
Il Consiglio Comunale si riserva di valutare l’opportunità di avviare ogni azione legale e politica volta a contrastare le politiche di disimpegno dell’Eni nel territorio ed ottenere il giusto ristoro per i danni causati dall’Eni nel trascorso cinquantennio.
Il Consiglio Comunale si impegna, attraverso la conferenza dei capi gruppo, a costituire una commissione istituzionale finalizzata a seguire l’iter della “Vertenza Gela” nella sua complessità.
Il Consiglio Comunale prende atto, infine, del documento concordato col Sindaco e, dallo stesso, letto in aula.