Gela. Non sono bastati due appelli consecutivi, a distanza di un’ora l’uno dall’altro, per
evitare che la seduta di consiglio comunale programmata per questa mattina naufragasse a causa dell’assenza del numero legale.
Non è stato possibile neanche trattare un punto all’ordine del giorno. Tutto rinviato a domani, quando sarà possibile votare anche con una maggioranza di soli dodici consiglieri. “Lo stratagemma è sempre lo stesso. E’ una vergogna! – accusa il capogruppo di Articolo 4 Terenziano Di Stefano – tutto programmato, di modo da poter votare con i soliti dodici consiglieri fedelissimi del sindaco e evitare brutte figure. E meno male che questa maggioranza doveva essere bulgara!”.
All’ordine del giorno, oltre ai sempre presenti debiti fuori bilancio, c’erano gli atti propedeutici al bilancio di previsione, dal piano delle alienazioni a quello triennale delle opere pubbliche. “L’opposizione era presente e pronta a fare il proprio dovere – continua Di Stefano – avevamo un accordo destinato a smaltire l’ordine del giorno con l’approvazione dei debiti fuori bilancio residui ma è stato tutto vano”.
Dai banchi d’opposizione non mancano le accuse. “A questo punto – dice Luigi Farruggia del Nuovo Centro Destra – non parteciperò alla votazione sui debiti fuori bilancio. Li votino quelli della maggioranza se hanno ancora i numeri. Voterò solo atti che possano riguardare la collettività. La maggioranza, ancora una volta, si è dimostrata assente”.
Molti i banchi vuoti soprattutto tra le fila di Pd, ex Mpa e gruppo misto. Tra ventiquattr’ore, nuova seduta.