Gela. Il clima tra i banchi del consiglio comunale è tutt’altro che disteso. Un’Altra Gela ad un bivio. Gli esponenti del Partito Democratico, con la sfiducia al capogruppo Giuseppe Ventura e alla vice Romina Morselli, l’hanno già ampiamente dimostrato. Quello del Pd è il gruppo numericamente più folto presente tra i banchi del civico consesso. Le storie tese, però, non sembrano mancare neanche tra le fila del centro destra. Nelle prossime ore, infatti, si decideranno le sorti più immediate di Un’Altra Gela, lista elettorale che ha appoggiato la candidatura a sindaco dell’avvocato Lucio Greco. Già in occasione del voto per la presidenza del consiglio, il gruppo si spaccò, con Salvatore Sammito pronto ad appoggiare la corsa di Alessandra Ascia contro il volere degli altri tre componenti, il capogruppo Vincenzo Cascino e i consiglieri Anna Comandatore e Salvatore Farruggia. Sammito rientrò nei ranghi dopo un intenso botta e risposta. Nelle ultime settimane, inoltre, le sorti del gruppo sono diventate ancora più precarie dopo le polemiche legate agli incarichi legali ottenuti, per conto dell’ente comunale, dal leader Lucio Greco. Una parte dei consiglieri di Un’Altra Gela non sembra aver gradito il presunto “compromesso” tra lo stesso Greco e l’amministrazione grillina del sindaco Domenico Messinese.
Il ricorso al Tar. Adesso, arriva anche la grana del ricorso al tribunale amministrativo regionale presentato da Salvatore Rinzivillo, primo dei non eletti nelle liste di Un’Altra Gela. A conclusione delle procedure di verifica condotte dalla commissione elettorale centrale, venne ratificata l’elezione di Anna Comandatore. Così, Rinzivillo si è di recente rivolto al tar palermitano, contestando la legittimità dell’operato della stessa commissione che avrebbe preso come riferimento i verbali di scrutinio. Il consigliere Comandatore, parte in causa, si è a sua volta costituita in giudizio, chiedendo il riconteggio dei voti. Al centro del confronto tra le aule di tribunale, ci sono soprattutto le preferenze espresse nella sezione 29. Un passo, quello del ricorso giudiziario, che la Comandatore non si sarebbe aspettata. In discussione, così, c’è proprio l’unità del gruppo di Un’Altra Gela e la leadership dell’avvocato Lucio Greco. “Sarà il tribunale amministrativo regionale a decidere – spiega proprio Anna Comandatore – essendo parte in causa, ho già dato mandato ad un legale di rappresentarmi. Di certo, non mi sarei mai immaginata di dover rispondere al ricorso presentato da un latro candidato della mia stessa lista”. Tra le ipotesi, c’è quella di un possibile abbandono del capogruppo Vincenzo Cascino che in questo caso aderirebbe alla lista Musumeci. Cascino, da anni, è il riferimento di quell’area di destra rappresentata all’Ars proprio dall’attuale presidente della commissione antimafia regionale Nello Musumeci. Nelle diatriba tutta interna non manca neanche il valzer delle commissioni. Un’Altra Gela punta ad almeno una presidenza e ad una vicepresidenza. La trattativa per conto dei consiglieri di Lucio Greco, prima che il capogruppo del Pd Giuseppe Ventura venisse defenestrato, è stata condotta da Vincenzo Cascino. I faccia a faccia in programma nelle prossime, potranno avere solo due soluzioni: la rottura definitiva oppure un armistizio in attesa dei mesi avvenire.