Gela. Lo stop del Tar che mantiene di fatto la distribuzione dell’acqua nelle ore notturne non convince il sindaco Messinese e i suoi legali. Pronto un ricorso al Cga di Palermo. “La notizia giunge come una doccia fredda, visto che, – ha dichiarato l’avvocato Lillo Massimiliano Musso, difensore del Comune di Gela – non vi è stato il tempo per una tempestiva costituzione in giudizio dell’ente. La notifica del ricorso di Caltaqua si è perfezionata il 12 maggio di quest’anno, mentre la decisione è del 24 maggio. È palese la violazione dell’articolo 60 del codice del processo amministrativo, per cui ci rivolgeremo al Consiglio di Giustizia Amministrativa per la Regione Siciliana. Il diritto di difesa dell’ente è stato violato anche con riferimento ad altri articoli del codice, ad ogni modo la questione troncante del mancato rispetto del termine minimo di costituzione riporterà in tempi brevi la questione al Tar, che finalmente dovrà entrare nel merito nel rispetto del contraddittorio tra le parti”. Lo stesso tenore hanno le dichiarazioni dell’avvocato Rochelio Pizzardi per l’altro ricorso avente ad oggetto l’approvvigionamento idrico della zona di Manfria mediante autobotti. Frattanto, l’amministrazione comunale fa sapere che sta valutando la possibilità di rivolgere un esposto alle Autorità, dati gli effetti di una sentenza palesemente abnorme.