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Il caos all’ospedale “Vittorio Emanuele”: ascensori guasti e disagi inaccettabili!

L’unico ascensore funzionante è costretto a un tour de force imbarazzante: trasporta pazienti diretti alla sala operatoria, ma anche rifiuti ospedalieri, pasti destinati ai ricoverati e persino cadaveri.

A cura di Luca Maganuco
22 aprile 2025 10:36
Il caos all’ospedale “Vittorio Emanuele”: ascensori guasti e disagi inaccettabili! -
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Gela. Non solo un problema tecnico, ma un vero e proprio incubo per chi si trova a dover affrontare il disagio quotidiano di un ospedale paralizzato. Da almeno una settimana, il “Vittorio Emanuele di Gela” è ostaggio di una situazione inaccettabile: solo un ascensore è attivo, mentre tutti gli altri sono guasti. E a pagarne il prezzo sono soprattutto gli anziani e i pazienti del reparto di Ortopedia.

L’unico ascensore funzionante deve fare i salti mortali: trasporta pazienti diretti alla sala operatoria, ma anche rifiuti ospedalieri, pasti destinati ai ricoverati e persino cadaveri. Una situazione a dir poco pericolosa e igienicamente discutibile.

Per gli anziani, muoversi nei corridoi dell’ospedale è diventato una prova di resistenza. Molti di loro, con difficoltà motorie, sono costretti ad attese interminabili per raggiungere le unità operative, mentre altri, esasperati, vengono spinti a percorrere le scale con grande fatica e rischi evidenti.

La situazione è ancora più drammatica per i pazienti ortopedici, molti dei quali hanno fratture o necessitano di ausili per la deambulazione. Per loro, il malfunzionamento degli ascensori significa isolamento nei reparti, difficoltà a raggiungere le sale diagnostiche e attese snervanti per qualsiasi spostamento necessario.

Il rischio di paralisi totale del sistema è concreto: cosa accadrebbe se anche l’ultimo ascensore smettesse di funzionare?

L’indice accusatorio è puntato contro la gestione della manutenzione: tempi di ripristino inspiegabilmente lunghi e una gestione inaccettabile aggravano una situazione già insostenibile. Nei piani alti della struttura, sarebbero persino state collocate barriere davanti agli accessi degli ascensori, quasi a sigillare questa emergenza in una realtà che lascia sgomenti.

Gli utenti esigono risposte e azioni immediate, perché un ospedale non può diventare una prigione per chi ha più bisogno di assistenza. Quanto ancora si dovrà aspettare per un intervento risolutivo? 

Il direttore sanitario del presidio ospedaliero, Alfonso Cirrone Cipolla, replica precisando che “la sala operatoria ha un ascensore dedicato e l’altra sezione dell’ospedale può contare di un ulteriore elevatore per raggiungere i reparti”. Lo stesso direttore della struttura di via Palazzi nello scusarsi con gli utenti ammette: “Il disservizio è determinato dal fermo tecnico della ditta che si occupa della manutenzione e del monitoraggio degli ascensori, interessata a risolvere un problema legato all’impianto di frenata. L’elevatore principale – aggiunge Alfonso Cirrone Cipolla – verrà riconsegnato all’utenza solo dopo il completamento di un intervento più complesso costato circa 150mila euro”. 

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