Gela. I giudici della Corte di Cassazione hanno accolto il ricorso presentato dai difensori di diversi imputati nel procedimento penale, scattato dopo il blitz antimafia “Malleus”. Il ricorso in Cassazione. I magistrati romani, così, hanno confermato l’incompatibilità del giudice dell’udienza preliminare del tribunale di Caltanissetta Francesco Lauricella. Il magistrato, come da lui stesso messo in luce già al momento dell’avvio della fase di udienza preliminare, si era già pronunciato, in altri procedimenti penali, rispetto all’esistenza del gruppo mafioso legato alla famiglia Rinzivillo, finanziato soprattutto per il tramite dello spaccio di droga, scoperto con l’inchiesta “Malleus” coordinata dalla Direzione distrettuale antimafia di Caltanissetta. L’attesa del verdetto dei giudici romani ha praticamente bloccato tutti i tronconi del procedimento, sia quelli ancora davanti al gup sia quello già arrivato a dibattimento. I giudici romani hanno disposto l’annullamento senza rinvio, con il trasferimento degli atti alla Corte di appello nissena. A questo punto, anche il troncone del procedimento giunto davanti al collegio penale del tribunale di Gela potrebbe subire un’eventuale regressione. A presentare per primi il ricorso in Cassazione, sono stati gli avvocati Flavio Sinatra e Cristina Alfieri. Nel pool difensivo ci sono inoltre gli avvocati Giacomo Ventura, Davide Limoncello, Antonio Gagliano, Paola Turco, Danilo Tipo, Salvo Macrì, Giovanni Lomonaco e Boris Pastorello.