Gela. È stato coinvolto nella maxi inchiesta antimafia “Extra fines-Druso”, perché ritenuto vicino al gruppo del presunto boss Salvatore Rinzivillo. Il ventinovenne Rosario Pione lascia il carcere. I giudici hanno accolto l’istanza avanzata dai difensori, gli avvocati Giovanni Lomonaco e Francesco Enia, concedendogli i domiciliari. Sarà comunque monitorato con il braccialetto elettronico.
Pione, insieme ad altri coinvolti nell’indagine, è attualmente a giudizio davanti al gup del tribunale di Caltanissetta, proprio per rispondere alle accuse che vengono mosse dai pm della Dda nissena. I difensori hanno dimostrato l’assenza di esigenze cautelari che potessero ancora giustificare la detenzione in carcere.
