Gela. Rimane in carcere il quarantacinquenne Emanuele Di Stefano. I giudici del riesame di Caltanissetta non hanno accolto le richieste del difensore, l’avvocato Davide Limoncello. L’inchiesta “Samarcanda”. Il legale aveva sottolineato l’assenza di indizi investigativi tali da giustificare la permanenza in carcere dell’indagato. Di Stefano venne arrestato lo scorso giugno dai poliziotti del commissariato nell’ambito dell’inchiesta “Samarcanda”. E’ accusato di essere tra gli organizzatori di un vasto giro di droga che sarebbe ruotato intorno a lui e al trentatreenne Emanuele Brancato. La droga sarebbe arrivata in città anche da altre regioni italiane. Il difensore, nelle scorse settimane, ha chiesto di ottenere una misura alternativa al carcere proprio facendo leva sull’attenuazione delle esigenze cautelari. Una linea che, però, non ha convinto i magistrati nisseni.