Il 2% del bilancio si fa con le proposte dei cittadini, Di Dio: “Dobbiamo aspettare un anno?”

 
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La trasformazione del bilancio, con l’introduzione del bilancio partecipativo, compresi i tagli sempre più pesanti di Regione e Stato rendono ancor più incerti tempi e modalità di approvazione al Comune.

Secondo Reset 4.0 l’adozione del regolamento sul bilancio partecipativo è imprescindibile. Peppe Di Dio, che di bilancio se ne intende per i suoi trascorsi di assessore al ramo ma anche come presidente del consiglio comunale, ricorda come il bilancio del 2015 sia stato approvato a gennaio 2016, “fuori dalla logica normativa e fuori da ogni ragionevolezza amministrativa. Tutto ciò venne fatto con la menzognera promessa, che il bilancio di previsione 2016 sarebbe stato presentato in tempi ragionevoli e non più tardi del mese di marzo. Come è riscontrabile, nulla di tutto ciò.
Si ripercorrono antichi vizi e conclamate inefficienze ed incapacità amministrative”.

“La speranza – dice Peppe Di Dio –  è sempre quella di essere smentiti nei e coi fatti, per dare alla città un vero strumento di programmazione economica-finanziaria . Con le nuove norme varate sulla stesura dei bilanci dei comuni, sono stati introdotti correttivi sulla partecipazione popolare strutturata che ha come finalità il bilancio partecipativo preceduto da un regolamento comunale sul bilancio partecipato. Tra l’altro la nuova normativa prevede anche che il 2% dei trasferimenti regionali deve essere ancorato ad iniziative proposte dai cittadini. Ma quando avverrà tutto ciò?”.

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