Gela. Tracce d’idrocarburi e metalli pesanti lungo un perimetro di almeno 2.500 metri quadrati all’interno della riserva orientata del Biviere. “Come mai non si fanno le bonifiche?”. Dati che verranno allegati al dossier che il responsabile della riserva Emilio Giudice si appresta ad inviare ai componenti della speciale commissione d’inchiesta parlamentare sul ciclo dei rifiuti. Ad aprile, deputati e senatori effettuarono una serie d’audizioni in Sicilia. Ad essere sentito, oltre al procuratore capo Lucia Lotti e all’allora sindaco Angelo Fasulo, ci fu proprio Emilio Giudice. “I dati – spiega – seppur parziali, testimoniano la preoccupante presenza d’idrocarburi e metalli pesanti nella zona del Biviere. Segno di una vasta discarica, utilizzata in passato per sversare rifiuti industriali. Mi chiedo, a questo punto, come mai la regione non definisca un piano di bonifica come previsto dalla legge. Comunque, tutta la documentazione verrà inviata alla commissione d’inchiesta. Non escludo che i mancati interventi di bonifica possano essere segnalati alla procura della repubblica”.
In passato un giro di smaltimento ilecito di rifiuti industriali. Nel corso della sua audizione, Giudice mise in luce tutte le conseguenze legate ad un presunto vasto giro di smaltimento abusivo di rifiuti industriali che in passato sarebbero finiti all’interno di discariche non autorizzate e, oggi, del tutto ricoperte.