Ici e Tarsu 2009, i grillini attaccano: l’amministrazione chiede un parere legale

 
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Gela. Avvisi di pagamento Ici e Tarsu 2009 ancora al centro delle polemiche politiche. Al coro di critiche rivolto all’amministrazione comunale si aggiungono gli attivisti locali del Movimento 5 stelle.

“Le poste private non autorizzate”. “Quello che e’ avvenuto con la recente questione della consegna di circa 30.000 notifiche di accertamento Ici e Tarsu relative all’anno 2009 è al limite dell’assurdo – scrivono gli attivisti – è stata affidata la distribuzione ad una posta privata senza nessun bando o avviso alle altre poste private locali. In ogni caso, se si tratta di notifiche, come chiaramente riportato nel documento del ministero dello sviluppo economico relativamente alla liberalizzazione dei servizi postali e la concessione delle licenze individuali, le poste private non sono autorizzate alla distribuzione”.

“Temono la Corte dei conti”. Un flop, stando ai grillini, che avrebbe un’unica causa: il timore di nuove bordate dai magistrati della Corte dei conti regionale. “Questi fatti lasciano intravvedere sciatteria e malafede da parte di un’amministrazione – continuano – che trovandosi alla scadenza dei termini di notifica delle cartelle Ici e Tarsu, con il timore che la Corte dei conti mettesse a suo carico i mancati introiti, ha utilizzato uno stratagemma contravvenendo alle più normali regole di correttezza amministrativa “.

Un parere legale esterno. Intanto, il sindaco Angelo Fasulo ha annunciato la volontà di chiedere un parere legale esterno per capire se gli uffici del settore tributi abbiano agito secondo la disciplina in materia. Fin dal primo momento, il dirigente del settore Simonetta Guzzardi ha escluso qualsiasi anomalia gestionale.

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