Richiedenti asilo lasciati senza cibo da 48 ore in protesta al Comune
Gela. Spinti dai morsi della fame, 45 giovani immigrati richiedenti asilo,ospiti dello Sprar hanno raggiunto palazzo di città per denunciare lo stato di abbandono in cui versano negli ultimi tempi. Da...

Gela. Spinti dai morsi della fame, 45 giovani immigrati richiedenti asilo,ospiti dello Sprar hanno raggiunto palazzo di città per denunciare lo stato di abbandono in cui versano negli ultimi tempi. Da ben due giorni sono stati lasciati digiuni dai responsabili del progetto di accoglienza. Scortati da polizia e vigili urbani, hanno incontrato il commissario Arena a cui hanno raccontato di essere affamati e di non ricevere più, da ormai sei mesi vestiti, pocket money e la ricarica telefonica. Finchè si è trattato della ricarica e del pocket money, i ragazzi hanno lasciato passare, sperando che prima o poi sarebbero arrivati, ma restare senza cibo e sentirsi dire che non ci sono più i soldi neanche per mangiare, li ha letteralmente spiazzati e buttati nello sconforto e dopo due giorni di digiuno non hanno resistito e questa mattina sono andati a chiedere aiuto in comune dove hanno incontrato Arena che in sinergia con il comandante dei vigili urbani ed il personale del commissariato di polizia, si è attivato per affrontare intanto l’emergenza del pranzo e della cena di oggi, regalando loro anche alcuni dei panettoni acquistati per i dipendenti comunali.
In giornata stessa, Arena vedrà di trovare una soluzione più concreta. Il problema comunque viene da lontano, come spiega Arena, e cioè dai mancati fondi da parte del ministero, non pervenendo le somme ministeriali, pare che lo sprar non abbia più disponibilità ad affrontare questa emergenza. Una vicenda, che ancora una volta, mette in risalto il degrado che sta investendo la nostra città.