La città si mobilità per l’immediata apertura della Breast unit dell’unità di Senologia del presidio ospedaliero.
Domenica mattina, il piazzale interno della struttura di via Palazzi ospiterà una raccolta di firme alla presenza del responsabile della struttura, Giuseppe Di Martino, e delle associazioni che operano nella casa del volontariato di via Ossidiana. Il manager dell’Azienda sanitaria provinciale, Carmelo Iacono, in un documento, assicura l’avvio di una serie di provvedimenti per la copertura dei posti vacanti e “l’istituzione della Breast unit – spiega il direttore generale – nuova unità operativa tanto attesa nella provincia per la cura e l’assistenza interdisciplinare delle patologie neoplastiche della mammella. Abbiamo provveduto ad inoltrare richiesta in assessorato per la copertura del direttore di unità operativa complessa proprio per la Breast unit”.
Cantiere Gela ed il mondo del volontariato si è mobilitato e domenica avvierà lo stesso la petizione.
Non la pensa così il deputato di Forza Italia Pino Federico. “Lo dico da mesi e ho anche presentato una interrogazione – dice3 – il taglio di 5 milioni di euro riguarda solo l’Asp di Caltanissetta. Non capisco poi perché il carico del 118 deve ricadere sul bilancio della nostra Asp. Mi auguro che questa volta il Pd si attivi per risolvere il problema del territorio e non nasconda la testa sotto la sabbia come gli struzzi. Senza quei fondi addio stabilizzazione precari, addio concorsi per medici e paramedici e nuovi servizi”.
Intanto, le segreterie sindacali di Cgil, Cisl e Uil, rappresentante dai segretari generali, Ignazio Giudice, Emanuele Gallo e Vincenzo Mudaro, oltre ai segretari del pubblico impiego, Giovanna Caruso, Gianfranco De Maria e Carmelo Centorbi non condividono le scelte strategiche sulla politica e chiedono un incontro urgente col manager Iacono. “L’assessore regionale alla Sanità, Baldo Gucciardi, nell’incontro con i sindaci della provincia – spiegano i sindacati – aveva assicurato che non ci sarebbe stato nessun taglio. Purtroppo invece di 15 milioni di euro sono stati destinati all’Asp Cl2 appena 10 milioni di euro. Il taglio delle risorse economiche non consente di erogare nuovi servizi, acquistare nuove attrezzature, stabilizzare i precari, evitare la mobilità sanitaria e realizzare l’Utin e la Breast Unit”.