I volontari nell’uliveto confiscato a Lignite, le attività saltano? “Pronti a risolvere il problema”

 
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Gela. Il progetto era rientrato tra quelli stilati da Libera a livello nazionale. Manca un’autorizzazione? Ovvero, campi di lavoro svolti da giovani volontari su un terreno confiscato negli scorsi mesi a Giorgio Lignite, ritenuto esponente locale di cosa nostra. Adesso, però, tutte le attività programmate, compreso il primo intervento dei volontari locali sull’uliveto di contrada Priolo Sottano da anni lasciato al proprio destino, rischiano di saltare. “Allo stato attuale – spiega il responsabile locale di Libera Giuseppe Spata – manca un’autorizzazione comunale che ci permetta di accedere al terreno. Abbiamo più volte chiesto agli uffici ma non siamo riusciti, almeno fino ad ora, ad ottenerla. Non capiamo da cosa possa derivare questo inconveniente. Siamo pronti, anche qualora non si riesca a chiudere per il campo di lavoro, ad intervenire sul terreno per risistemarlo”. Negli uffici del municipio, però, la richiesta dell’associazione locale sembra non essere arrivata. “Onestamente – dice l’assessore Francesco Salinitro – credevo che la pratica fosse stata definita. Noi siamo assolutamente a favore di questo progetto. Però, i tecnici del mio settore mi hanno comunicato che la richiesta dell’associazione non è arrivata. In ogni caso, invito i responsabili di Libera a verificare insieme a noi e andare avanti”. Nelle scorse settimane, c’era stato anche un primo sopralluogo nell’area dell’uliveto effettuato sia dai volontari di Libera sia dall’altro assessore della giunta Messinese Licia Abela.

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