Gela. Per ora, si scende a trentasei licenziamenti, rispetto ai quarantuno già annunciati dai vertici di Turco Costruzioni. Le parti si sono nuovamente confrontate in prefettura, a Caltanissetta. La vera urgenza, però, rimane quella della ricollocazione degli operai che verranno tagliati dall’azienda edile. In totale, sono dieci le società già coinvolte, che potrebbero scegliere di assorbire i lavoratori in esubero. “Le dieci aziende consultate da Sicindustria e sindacato – si legge in una nota di confederali ed edili della triplice di Cgil, Cisl e Uil – hanno dichiarato ampia disponibilità nel privilegiare l’assorbimento delle maestranze, compatibilmente con il carico di attività che si stanno sviluppando in raffineria, Syndial ed Enimed. Il sindacato confederale e di categoria ha chiesto ed ottenuto un approfondimento immediato con le dieci imprese per definire i tempi di assunzione e le modalità, nella consapevolezza che la riconversione della raffineria in green per quel che riguarda le opere civili è giunta alla fase finale, ma anche nella certezza che altri lavori stanno per essere avviati da Enimed (è in fase di gara il progetto Argo Cassiopea) e in Syndial (sono in corso decine di bonifiche)”.
L’incontro con Musumeci. Quindi, sarà necessario un nuovo confronto tra imprenditori e sindacati, mentre da settimane ormai gli operai della Turco Costruzioni sono fermi al palo, con i cantieri che non sono stati ancora riattivati. I sindacati, però, puntano ad un vertice con il presidente della Regione Nello Musumeci. “Il sindacato dei lavoratori, grazie anche al sostegno del prefetto di Caltanissetta – si legge ancora nella nota – punta a realizzare il vertice con il governatore Musumeci nelle prossime settimane così da definire l’accordo di programma e rilanciare l’economia gelese e del comprensorio. È a tutti noi chiaro che solo nuovi insediamenti interni alle aree dismesse e una adeguata e veloce riqualificazione del personale consentirà ai lavoratori ed alle loro famiglie di produrre reddito ed avere una prospettiva. Il sindacato sarà impegnato ad ottenere il massimo numero di assorbimento di tutte le maestranze licenziate. Di certo, non abbiamo dubbi, la politica regionale di questi anni ha molte responsabilità negative”. Per l’Ugl, però, l’incontro non ha sortito effetti favorevoli per gli operai di Turco Costruzioni. “Riferiremo ai lavoratori – dice Francesco Cacici presente insieme a Giovanni Abela e Antonino Cacici – ma siamo assolutamente preoccupati per il destino degli operai dell’azienda”.