Gela. Prima, il furto dei mezzi e dei macchinari da lavoro e, poi, la richiesta di denaro per restituirli.
Le conferme dell’imprenditore. I carabinieri hanno arrestato il trentacinquenne Nunzio Parisi. Ci sarebbe lui, infatti, dietro al presunto cavallo di ritorno organizzato ai danni di un imprenditore locale. Il furto dei mezzi da lavoro e dei macchinari avvenne lo scorso febbraio. Un colpo da circa quindicimila euro. Da quel momento, sarebbe partita l’opera d’intermediazione di Parisi. In più occasioni, il pregiudicato avrebbe fatto pressioni sull’imprenditore e sul figlio per avere un’ingente somma. Solo in questo modo, i due avrebbero potuto riavere i mezzi rubati e i macchinari. I carabinieri del nucleo operativo e radiomobile, però, dopo aver raccolto diversi elementi d’indagine, a partire dalla ricostruzione del furto, sono riusciti a risalire allo stesso Parisi. Inizialmente, l’imprenditore al centro del caso è stato titubante ma, poi, ha ammesso i fatti. Adesso, il trentacinquenne arrestato si trova ai domiciliari, in attesa di essere sentito dai magistrati della procura che hanno dato il via libera al fermo. Parisi deve rispondere di furto ed estorsione.