I soldi imposti ad un imprenditore locale, chiesta la scarcerazione di Marius Harmati

 
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Gela. Un’istanza di scarcerazione è stata inoltrata ai magistrati della procura. La difesa del romeno quarantaduenne Marius Harmati, accusato dell’estorsione imposta ad un imprenditore locale dell’autotrasporto, ritiene infatti che le contestazioni mosse all’indagato si siano affievolite.

L’arresto dei due romeni. L’uomo, attualmente detenuto nel carcere di Balate, la scorsa estate venne arrestato dagli agenti di polizia del commissariato. I poliziotti lo bloccarono insieme al connazionale ventottenne Marian Iacob, a sua volta detenuto a Balate. L’istanza di scarcerazione, destinata ad ottenere una misura alternativa alla detenzione, è stata presentata dai legali Maurizio Scicolone e Angelo Cafà. Sia Harmati che Iacob vengono considerati responsabili di aver contattato l’imprenditore, imponendogli il pagamento di denaro per evitare conseguenze anche personali. Marius Harmati, però, ha sempre escluso di aver pianificato la presunta estorsione. Si sarebbe limitato, senza conoscerne le intenzioni, ad accompagnare Marian Iacob nei pressi della villa comunale Garibaldi dove l’imprenditore avrebbe dovuto versare una tranche dei soldi. Dalle indagini, però, emergerebbero altri particolari, legati soprattutto a presunte tensioni interne alla famiglia dell’imprenditore al centro della vicenda. I due romeni, intanto, si sono rivolti anche alla Corte di Cassazione dopo che i giudici del riesame di Caltanissetta hanno respinto le richieste di scarcerazione formulate dai difensori. Il ventottenne Marian Iacob è difeso dall’avvocato Arturo Carrabino.  

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