I soldi imposti ad un imprenditore edile, patteggiano Liardo e gli ex vertici di cosa nostra locale

Gela. Hanno deciso di patteggiare la pena. Davanti al giudice dell’udienza preliminare del tribunale di Caltanissetta, ci sono tre ex vertici di cosa nostra locale, oggi tutti collaboratori di giusti...

06 aprile 2017 17:00
I soldi imposti ad un imprenditore edile, patteggiano Liardo e gli ex vertici di cosa nostra locale -
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Gela. Hanno deciso di patteggiare la pena. Davanti al giudice dell’udienza preliminare del tribunale di Caltanissetta, ci sono tre ex vertici di cosa nostra locale, oggi tutti collaboratori di giustizia, insieme a Nicola Liardo.

L’indagine della Dda. Sono accusati di estorsione ai danni di un imprenditore locale, impegnato negli scorsi anni nel settore edile. I legali di difesa di Francesco Vella, Carmelo Billizzi e Gianluca Gammino avevano già preannunciato la volontà di chiudere il procedimento, patteggiando a due mesi di reclusione. I legali di Liardo, invece, gli avvocati Giacomo Ventura e Davide Limoncello, hanno deciso di chiudere patteggiando ad otto mesi di reclusione, in continuazione con il verdetto del procedimento “Tetragona”, che vide coinvolto lo stesso Liardo. La decisione verrà definita alla prossima udienza. L’imprenditore, in base alle indagini, sarebbe stato minacciato anche con l’uso di una pistola.

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