Gela. Il gruppo di lavoro sui finanziamenti del Patto per la Sicilia e sull’iter del protocollo di intesa Eni del novembre di tre anni fa, ha visto la luce al termine di un’accesa riunione dei capigruppo consiliari.
L’apertura della giunta. Saranno proprio i capigruppo, oltre ad un rappresentante dell’amministrazione comunale, probabilmente il vicesindaco Simone Siciliano, a costituirlo. Verrà valutato anche l’iter per l’utilizzo dei trentadue milioni di euro delle compensazioni dovute da Eni al Comune. Non è da escludere, però, che del gruppo di lavoro, in una seconda fase, possano entrare a far parte anche i rappresentanti dei lavoratori e la parte datoriale. “Sarà una questione che verrà valutata successivamente – dice il capogruppo di Reset 4.0 Luigi Di Dio tra i proponenti – intanto, si parte e a costo zero”. La proposta del gruppo di lavoro e la convocazione effettuata dal presidente del consiglio comunale Alessandra Ascia hanno consentito alla giunta di cercare la “distensione” nei rapporti, sempre molto tesi, con i consiglieri comunali. Il vicesindaco Simone Siciliano ha illustrato quanto fino ad ora fatto dall’amministrazione sia sul fronte Eni sia su quello del Patto per la Sicilia. “Se tutti riuscissimo ad evitare prese di posizione e affermazioni solo strumentali – dice – potremmo lavorare con assoluta serenità. La giunta non emette atti illegittimi perché vengono sempre concordati con i dirigenti e con i tecnici dell’ente. Bisognerebbe evitare polemiche che hanno solo un risvolto politico. Tutto ciò non serve alla città”. Dai progetti per le dighe locali al riutilizzo dei reflui e delle acque del Ragoleto a fini agricoli, passando per la “rinascita” di strutture rimaste inutilizzate, con in testa i laboratori dell’ex Provincia di Caltanissetta realizzati nell’area industriale Irsap oltre alla sperimentazione nel campo Ponte Olivo. Sono solo alcuni dei punti toccati nel corso del confronto, dal quale emerge la necessità di accelerare i tempi, soprattutto per non perdere il treno dei finanziamenti del Patto per la Sicilia. La costituzione del gruppo di lavoro, però, ha riproposto tensioni che erano già emerse quando il gruppo consiliare di Reset propose per la prima volta questa ipotesi. Angela Di Modica, componente della commissione comunale sviluppo economico, ha sottolineato come in questo modo si vada ulteriormente a svilire il ruolo di una commissione che, invece, avrebbe dovuto avere uno spazio decisionale preminente quando si tratta del futuro industriale della città oppure dei soldi del Patto per la Sicilia. Non ha nascosto il suo rammarico rispetto ad una attività che procede a rilento. Dubbi che sono stati respinti dal capogruppo della Lista Musumeci Vincenzo Cascino che ha duramente risposto alla collega, sottolineando la necessità di fare sistema, soprattutto in una fase tanto delicata per le prossime sorti della città. Intanto, via libera al gruppo di lavoro, in attesa di capire se la mole di denaro che dovrebbe affluire in città potrà effettivamente fare da slancio.