Gela. Soldi che sarebbero stati sottratti al fallimento della sua azienda, impegnata nel settore metalmeccanico. Una serie di pagamenti, anche in favore di familiari, che per i pm della procura sarebbero serviti solo a far disperdere le somme e a garantirsele, senza farle finire nella gestione di un curatore. Tra le accuse mosse ad Emanuele S. c’è anche quella di bancarotta fraudolenta e l’ex titolare della società ne dovrà rispondere davanti ai giudici del collegio penale del tribunale. Nel corso delle indagini, è stata accertata anche l’assenza di scritture contabili e registri. In base a quanto ricostruito, sarebbe stato proprio l’imputato, difeso dall’avvocato Joseph Donegani, a farli sparire.
Dalle casse dell’azienda sarebbero stati distratti fondi per oltre cinquantamila euro. Movimentazioni bancarie che sono finite sotto osservazione. L’imputato dovrà risponderne a giudizio.