I soldi chiesti ad un imprenditore locale, “dissero che c’era un piano per ucciderlo”

 
0

Gela. Un presunto piano per uccidere un imprenditore locale dell’autotrasporto e il suo legale. Questo avrebbe confessato ai due l’operaio romeno Marian Iacob, già condannato con l’accusa di estorsione. Il giovane, infatti, avrebbe preteso soldi dall’imprenditore, per bloccare il piano di morte. Un duplice omicidio che, in base a quanto ha dichiarato davanti agli investigatori, sarebbe stato commissionato da uno dei figli dell’imprenditore, estromesso dall’azienda di famiglia. Iacob venne poi arrestato dai poliziotti del commissariato, dopo aver intascato i soldi che sarebbero stati imposti all’uomo. A rispondere di estorsione, c’è anche un suo connazionale, Marius Harmati. Difeso dall’avvocato Angelo Cafà, il romeno accompagnò Iacob all’appuntamento con l’imprenditore e il legale. La conversazione venne anche registrata e acquisita dagli inquirenti. Una vicenda finita davanti al collegio penale del tribunale, presieduto dal giudice Miriam D’Amore, a latere Tiziana Landoni ed Ersilia Guzzetta. In aula, nel dibattimento che si celebra a carico di Harmati, sono stati sentiti i poliziotti che effettuarono le indagini, oltre ad una collaboratrice dell’imprenditore.

I poliziotti hanno confermato il racconto sul presunto piano per l’omicidio dell’imprenditore, descrivendo le fasi dell’arresto di Iacob e Harmati. Quest’ultimo, come spiegato dai testimoni, non avrebbe partecipato all’incontro con l’imprenditore e l’avvocato né sarebbe mai entrato nello studio del professionista. La vittima delle presunte richieste estorsive è parte civile, con l’avvocato Giacomo Ventura. I testimoni hanno risposto alle domande del pm Eugenia Belmonte. Il legale di Harmati, intanto, ha chiesto di sentire in aula proprio Iacob, per fare chiarezza su quanto accaduto. L’imputato ha sempre sostenuto di non aver mai chiesto soldi all’imprenditore, essendosi limitato ad accompagnare il connazionale all’appuntamento.

LASCIA UN COMMENTO

Please enter your comment!
Please enter your name here