Gela. “Chi non accetta di confrontarsi con le primarie si mette contro la città e non ne vuole il bene”. L’imprenditore Maurizio Melfa, dopo alcuni giorni di riflessione, ha praticamente ufficializzato la sua volontà di scendere in campo per un’eventuale candidatura a sindaco. “Troppo presto? Non faccio politica – spiega – non ho paura di bruciarmi mentre altri possibili candidati non escono allo scoperto. Credo che questo sistema sia il migliore per la scelta. Penso a liste che possano poi proseguire un percorso unitario, sostenendo il candidato che vincerà le primarie”. Uno schema che però piace a pochi. I possibili candidati vorrebbero evitare il voto prima delle urne ufficiali. Melfa invece ha lanciato la sfida primarie già durante la tavola rotonda convocata dai movimenti civici. Allo stesso tempo, l’imprenditore che per qualche mese ha fatto parte della giunta ter del sindaco Domenico Messinese mette subito in chiaro quale sia la sua eventuale prospettiva. “I partiti? Sono schemi superati – spiega ancora – oggi, l’unica vera differenza è tra onesti e non onesti ma anche tra capaci e non capaci”.
Un chiaro riferimento alla discussione in atto su possibili alleanze che vadano oltre i partiti. In alcune segreterie locali di partito, quello dell’imprenditore viene visto come un profilo ideale per guidare l’eventuale esperimento delle alleanze per la città, anche fino alle urne. Melfa, dopo aver rotto con il duo Domenico Messinese-Simone Siciliano (ex sindaco ed ex vice che l’hanno voluto in municipio), comunque non rinnega il suo sì alla giunta uscente. “E’ una scelta che rifarei – conclude – è stata importante per capire come funziona veramente la macchina amministrativa. Purtroppo, quella di Messinese era un’armata Brancaleone senza alcuna programmazione. Sono invece convinto che con i gusti accorgimenti e con lo studio vero della scienza dell’organizzazione tutto è possibile. Il sindaco deve mantenere la delega al bilancio, secondo me è la condizione necessaria per avere la piena disponibilità delle risorse dell’ente. Serve managerialità per riportare in città ventenni e trentenni che se ne sono andati”. Melfa è il primo vero candidato ad esporsi pubblicamente e di certo ne seguiranno molti altri.
Melfa però attendo ai serpenti