Gela. La delibera che definisce dati e numeri sulla Tari 2017, l’imposta necessaria alla copertura del servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti, è arrivata sul tavolo della commissione comunale bilancio.
I dati sulla Tari. Nelle scorse ore, i consiglieri Romina Morselli, Salvatore Scerra, Sandra Bennici, Vincenzo Cirignotta e Simone Morgana hanno avviato una prima analisi. La giunta, come già preannunciato dagli assessori Fabrizio Morello e Simone Siciliano, ha contenuto il costo complessivo del servizio al di sotto dei dieci milioni di euro. In base alle previsioni dei tecnici municipali, si supereranno, di poco, i nove milioni e mezzo di euro. Da quanto emerge, la tariffa media per un’utenza domestica supera di poco i duecento euro. Circa 211 euro, per una famiglia di tre componenti e un’abitazione di cento metri quadri. “Nei prossimi giorni – dice Romina Morselli che attualmente coordina i lavori della commissione bilancio – convocheremo dirigenti e assessori con l’obiettivo di valutare insieme le prospettive messe in campo dalla giunta sul fronte dei rifiuti”. Il parere tecnico dei revisori dei conti è favorevole. Per quanto riguarda le utenze non domestiche, le tabelle fornite dall’amministrazione comunale prevedono tariffe che vanno dai 2,97 euro a metro quadro per i negozi di abbigliamento ai 10,23 per ristoranti e pizzerie, passando per i 7,70 dei bar. “La percentuale di raccolta differenziata molto elevata – spiega l’assessore Simone Siciliano – ci sta aiutando. Abbiamo mantenuto il costo dell’intero servizio di raccolta entro i dieci milioni di euro, partendo dalla precedente base di circa sette milioni e mezzo, assolutamente non conforme ai costi effettivi del servizio. Riteniamo che entro fine anno si possa arrivare alla soglia del sessantacinque percento di raccolta differenziata, così come previsto dalle tabelle di legge”.
