Gela. Articolo 4 a Palermo trasmigra in blocco nel Pd e va a braccetto con Rosario Crocetta. A Gela Peppe Di Dio va invece avanti.
“Noi accasati con il Pd? Manco per idea – dice Di Dio – non è cambiato nulla. Non potremo mai appoggiare un partito che a Gela ha registrato una azione amministrativa che noi abbiamo sempre criticato. Articolo 4 è vivo e vegeto e andrà avanti”.
Ieri pomeriggio il partito si è riunito proprio per decidere come proseguire la campagna elettorale. “Il nostro gruppo – prosegue Di Dio – ha piena autonomia. Nessuno ci può imporre di aderire al Pd gelese”. Di Dio lo dice chiaramente. In caso di aut aut di Luca Sammartino e compagni il movimento gelese andrà a rispolverare non solo la lista civica Liberi Gelesi, ma c’è anche una seconda lista. Comunque sono candidato. Il nostro progetto della città va avanti”.
“C’è compattezza ed entusiasmo perchè tutti si rendono conto che vogliono denigrarci – conclude – Nei territori c’è la storia di ognuno di noi e non sarà una sigla di partito che ci potrà fare cambiare idea. Il giudice sulla nostra proposta non sarà nè il Raciti di turno, Crocetta o Arancio ma i cittadini”.
Anche l’MpS di Pino Federico sembra orientato ad andare avanti da solo. Il candidato? Sarà forse il vice sindaco Fortunato Ferracane anche se sarà difficile poi spiegare la discontinuità con Fasulo dopo essere stati al suo fianco per cinque anni in giunta.