I manager Eni tengono a battesimo la nuova green refinery, la presentazione della fase di avvio

 
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Gela. La presentazione della fase di avvio della nuova green refinery, fissata per la prossima settimana. Giovedì, i manager Eni illustreranno, proprio in fabbrica, i particolari principali del processo produttivo “verde”, previsto a regime entro fine anno. Dovrebbero esserci non solo i manager di riferimento del progetto green, ma anche sindacati e operatori. Negli scorsi giorni, l’amministratore delegato della multinazionale Claudio Descalzi, davanti agli investitori, ha proprio rilanciato la centralità del sito di contrada Piana del Signore e di quello di Venezia. “I due impianti insieme produrranno un milione di tonnellate all’anno di green diesel entro il 2021 – ha detto il manager – facendo di Eni uno dei principali produttori d’Europa”.

La green refinery. Con il protocollo di intesa del novembre di quattro anni fa, che ha praticamente messo da parte la produzione tradizionale, i manager del cane a sei zampe hanno deciso di concentrarsi sui carburanti bio. Un passo che ha causato non poche conseguenze, soprattutto occupazionali, con l’indotto notevolmente ridimensionato. I lavori in raffineria sono attualmente in corso e da tempo il management dell’azienda ha indicato gli ultimi mesi del 2018 come periodo di avvio. Non mancano, in ogni caso, ancora diversi punti di domanda, tanto che i sindacati chiedono di fare chiarezza sulle effettive ricadute occupazionali, sia nel diretto sia nell’indotto.

3 Commenti

  1. Ma se le case automobilistiche abbandoneranno il diesel come carburante per le proprie auto , come la Fiat “FCA” che stopperà la produzione nel 2022…che ne sara’ Di questi impianti???

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