Gela. Slitta al prossimo 9 agosto il vertice in prefettura dopo i dieci licenziamenti, annunciati dalla proprietà di Sudelettra, l’azienda lucana impegnata nel settore elettrostrumentale in raffineria. Sindacati e lavoratori hanno respinto qualsiasi ipotesi di taglio, soprattutto davanti alle commesse che l’azienda ha ottenuto da Eni per i lavori della nuova green refinery. Insomma, il lavoro c’è ma i manager della società ritengono di non poter coprire i costi del personale in esubero. Lo slittamento, nonostante la convocazione ufficiale fissata per il pomeriggio di oggi, è stato deciso a causa dell’improvvisa indisponibilità dei responsabili Sudelettra, che quindi non avrebbero potuto partecipare alla riunione indetta dai funzionari della prefettura nissena.
I lavoratori e le segreterie provinciali di Fiom, Fim e Uilm sono reduci da una settimana di sciopero. Due ore al giorno per ribadire il no ai licenziamenti. I segretari Orazio Gauci, Angelo Sardella e Nicola Calabrese sono stati informati del rinvio, quando erano già arrivati a Caltanissetta.
