Gela. C’è assoluta necessità di far partire i lavori d’ampliamento della discarica Timpazzo.
Il vertice all’assessorato. Nonostante l’appalto sia stato assegnato da tempo, i cantieri, fino ad ora, non sono stati avviati. Così, nessuno sembra poter escludere il rischio d’esaurimento delle attuali vasche all’interno del sito di conferimento. Per questa ragione, è stato appena convocato un vertice che si terrà la prossima settimana davanti ai funzionari dell’assessorato regionale all’energia. Allo stesso tavolo siederanno i rappresentati dell’amministrazione comunale, il commissario liquidatore dell’Ato Cl2 Giuseppe Panebianco, i tecnici regionali ed anche il responsabile della Riserva Biviere Emilio Giudice. Una riunione convocata con l’obiettivo di valutare il progetto esecutivo definito dagli esperti dell’azienda appaltatrice. Senza lavori d’ampliamento del sito, anche il commissario liquidatore dell’Ato Cl2 Giuseppe Panebianco non esclude eventuali rischi per la portata delle vasche attualmente attive. “Fino ad ora – dice – siamo riusciti a gestire egregiamente la situazione, anche perché favoriti dalla notevole riduzione delle percentuali di rifiuti che arrivano in discarica. I lavori d’ampliamento sono comunque necessari”. Proprio negli scorsi giorni, i giudici del Tribunale amministrativo di Palermo hanno emesso una sentenza che conferma come la scorsa estate non ci fosse alcuna emergenza contaminazione a Timpazzo. In quei giorni, arrivò un provvedimento firmato dai dirigenti regionali che impose la chiusura del sito. Uno stop che, secondo i giudici palermitani, non avrebbe avuto alcuna giustificazione. E’ stato proprio il commissario liquidatore dell’Ato Cl2 a decidere d’impugnare quel provvedimento, già fortemente contestato anche dall’amministrazione comunale.