Gela. “Spero proprio che il capogruppo del Pd Vincenzo Cirignotta porti in aula gli atti che giustificano le sue gravissime accuse nei miei confronti”.
I sospetti lanciati in aula. Cristian Malluzzo, esponente di Adesso Gela, allontana qualsiasi possibile ombra rispetto ad una presunta incompatibilità nel ricoprire la carica di presidente della commissione urbanistica. Proprio Vincenzo Cirignotta, durante la seduta del civico consesso di ieri sera, ha sollevato non pochi dubbi. Tutto ha avuto inizio quando la giunta ha confermato di voler far proprio un emendamento al piano triennale delle opere pubbliche che prevede la realizzazione di una rotatoria stradale nella zona di via Recanati. Per Cirignotta, quell’emendamento, firmato dallo stesso Malluzzo e da altri consiglieri, rappresenterebbe la prova di un presunto conflitto di interessi tra la carica ricoperta e l’attività svolta dall’azienda di famiglia dello stesso consigliere, alla sua prima esperienza istituzionale. “Io non sono titolare di nessuna azienda – continua Malluzzo – peraltro, il progetto che verrà realizzato dal gruppo edile guidato da uno dei miei fratelli non ha nulla a che vedere con la rotatoria stradale di via Recanati. L’azienda di mio fratello non realizza rotatorie e, soprattutto, paga gli oneri concessori e tutto quanto previsto dalla normativa in materia. Mi dispiace dirlo ma le accuse mosse, in mia assenza, da Cirignotta sono veramente fuori luogo e direi anche vigliacche. Intanto, ho provveduto ad informare il presidente del consiglio comunale Alessandra Ascia. Insinuazioni di questo tipo non possono passare inosservate. Sia chiaro, non ho interesse ad agevolare nessuna azienda privata, peraltro quell’emendamento è stato firmato da molti altri consiglieri comunali”. Da mesi, c’è tensione tra i due consiglieri comunali. L’avvento a capogruppo del Pd in aula di Vincenzo Cirignotta e l’elezione a segretario cittadino di Peppe Di Cristina hanno contribuito a bloccare il paventato trasferimento in casa democratica proprio di Cristian Malluzzo.