I forzisti provano a nascondere il “gelo” interno, Bartolozzi: “Non cambia niente ma base senza voce”

 
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I deputati Bartolozzi e Mancuso

Gela. Per ora, i forzisti giocano a lanciarsi frecciate. Da una parte, ci sono il deputato regionale Michele Mancuso (coordinatore provinciale del partito) e il neo commissario cittadino Filippo Incarbone (espressione diretta del parlamentare dell’Ars), dall’altra la “base”. Così la definisce la deputata nazionale Giusi Bartolozzi, che nelle ultime ore ha riunito i suoi fedelissimi e l’ex parlamentare Pino Federico. In città, da mesi ormai, ci sono due diversi partiti, pur se accomunati dallo stesso simbolo. Il partito di Mancuso non è quello di Bartolozzi e Federico. Già dopo poche ore dall’ufficializzazione della scelta di Incarbone, Federico ha sparato a zero contro gli “atti di arroganza” di Mancuso. “La nomina di Incarbone? La interpreto come un tentativo di imporre alla base qualcosa o qualcuno. L’ho chiamato io, mi sarei aspettata una sua chiamata. Sono aperta ad ogni forma di interlocuzione. Siamo partiti sicuramente non bene. Il coordinatore provinciale ha fatto la sua scelta ma probabilmente la base avrebbe dovuto avere voce”. Così non è stato, ma al momento tutti fermi al via. “Forza Italia in città è la stessa – continua la parlamentare – non è cambiato nulla. Noi siamo più compatti di prima”. Con Bartolozzi continuano a stare gli ex consiglieri comunali, Pino Federico ma anche Emanuele Maniscalco, commissariato cittadino azzerato da Mancuso. “Il candidato a sindaco avrà sicuramente i colori azzurri – conclude la deputata – ma se si dovesse fare un passo indietro, perché lo chiede la città, allora sarà un sindaco senza colori ma espressione di quello che la città vorrà”.

Probabilmente, il gruppo Bartolozzi-Federico sta aspettando prima di aprire lo scontro più duro. Forza Italia deve chiarire le scelte anche agli alleati, che certamente non accetterebbero un candidato imposto dal gruppo azzurro. Non mancano i nomi, che addirittura arrivano anche da tavoli alternativi. Da mesi, si parla di Massimo Catalano, che in Forza Italia ha militato, ma che sarebbe una scelta da condividere con gruppi esterni al partito. I rumors si sono concentrati anche sulla stessa Bartolozzi e su uomini vicini a Pino Federico. Le alleanze ampie, invece, soprattutto se in mezzo finissero pezzi del centrosinistra, sarebbero difficili da giustificare ai leader regionali e nazionali.

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