Gela. La Regione ha offerto venti milioni di euro da destinare al comparto agricolo. I Forconi hanno rifiutato seccamente. “Non basteranno nemmeno per comprare la legna e riscaldarci – replica duramente Franco Cassarino – Ci siamo riuniti in parcheggio di autotrasporti con i responsabili di vari paesi della regione.
Il Governo ha avanzato una proposta di 20 milioni. Abbiamo chiesto che devono sedersi in un tavolo di trattative i 7 prefetti, il governatore Raffaele Lombardo e i nostri ministri regionali, per pianificare diritti fino ad oggi negati. Parliamo di assicurazioni più leggere, contributi su acquisti dei prodotti agricoli, sgravio del carburante, bonifiche del territorio e rilancio di attività produttive diverse dal comparto agricolo, come la pesca e l’archeologia”.
La politica gelese sembra avere perso il controllo della situazione. “In una conversazione telefonica con Enzo Cirignotta – spiega Cassarino – ho ribadito l’azzeramento della classe politica locale”.
Intanto stamattina sono stati stretti i blocchi anche all’ingresso del petrolchimico. Solo grazie ad una trattativa con il prefetto sono stati fatti entrare 40 lavoratori,
“ma non garantiamo nessuna turnazione – conclude Cassarino – la nostra è una rivendicazione anche contro l’Eni che non da niente al territorio, in cambio dell’aumento della mortalità nel nostro paese. I cortei potrebbero proseguire in concomitanza dello sciopero nazionale degli autotrasportatori del 23 gennaio”.