Vittoria. “Figli delle missionarie della carità” è così che si definiscono i 10 ragazzi di origine indiana che ogni 5 settembre si incontrano a Vittoria per ricordare colei che è stata “la madre”. Sono gli stessi bambini a cui nei lontani anni ’90 è stata data una seconda possibilità, grazie all’opera missionaria iniziata dalla piccola suora di origine albanese, e che oggi sono uomini e donne che tornano dalle missionarie della carità per dire grazie.
“ È un appuntamento molto importante per tutti noi- ha dichiarato Sandhya Riggio, adottata nel 1992 da una coppia di Vittoria- quando ero piccola aspettavo queste giornate come quando aspetti di rivedere dei parenti che vivono lontano. È stato molto bello crescere sapendo di potermi confrontare con chi ha vissuto a mia stessa esperienza.Alle mie figlie ho presentato i miei “ compagni di viaggio” come dei cugini lontani, perché è ciò che sentiamo di essere. Per non i vincoli di sangue in fondo non contano molto”.
Dal 1991 a Vittoria una piccola delegazione composta da cinque suore dell’ordine fondato da madre Teresa di Calcutta 7 ottobre del 1950 svolge attività di apostolato e accoglienza dei più poveri tra i poveri, facendo esclusivo affidamento sulla provvidenza.
Le famiglie che dal 1990 hanno avviato delle pratiche di adozione tramite la congregazione delle missionarie di Madre Teresa hanno costantemente tenuto rapporti con le suore che hanno sede a Vittoria e che una volta all’anno organizzavano giornate di incontro e comunione tra le famiglie in cui tutti mettevano a disposizione ciò che avevano e quelli che una volta erano dei bambini adottati, per lo più provenienti dall’India, avevano la possibilità di incontrarsi e confrontarsi, interiorizzando in modo positivo il percorso dell’adozione, realizzando quale grande dono sia stato fatto loro. Oggi questi ragazzi hanno creato dei legami di amicizia stabili e duraturi. Molti si sono sposati e hanno coinvolto attivamente le piccole suore di Madre Teresa come si fa con i parenti e gli amici più stretti. Qualcun altro ha dato il nome della madre alle figlie, proprio come si faceva un tempo con quello dei nonni.
Nel 1997, anno della morte di Madre Teresa la congregazione di Vittoria ha deciso di spostare l’appuntamento annuale con le famiglie proprio il giorno dell’anniversario .