Gela. La morte del settantunenne gelese, lo scorso 25 settembre ricoverato al “Sant’Elia” di Caltanissetta per Covid, secondo i familiari potrebbe essere la causa di un errore dei sanitari dell’ospedale “Vittorio Emanuele”. “Non si è trattato di un ictus né di una patologia neurologica – spiegano – come erroneamente diagnosticato nel plesso ospedaliero, ma di Covid-19”. Secondo la famiglia, i medici del nosocomio di Caposoprano non avrebbero effettuato i test iniziali, per individuare un eventuale contagio da coronavirus. “Errore che ha comportato nei giorni precedenti al ricovero – dicono ancora – la mancanza nell’immediatezza di un tampone mentre era già in corso una polmonite bilaterale in stato avanzato con polmone compromesso”.
Ora, i figli vogliono che si faccia chiarezza e potrebbero rivolgersi alla magistratura. L’uomo, 71 anni, si era sentito male dopo il funerale della madre.