Gela. Aumentano i disoccupati ma le proposte di lavoro vengono letteralmente ignorate. Nelle bacheche del Centro per l’impiego (Cpi) rimangono nel dimenticatoio le proposte provenienti dalle aziende di tutta Italia.
A farla da padrone la ricerca di personale stagionale ma qualificato, come i barman e gli addetti di sala o cucina. Non mancano i soliti saldatori e tubisti qualificati. Tutte professionalità che contraddistinguono il territorio che può contare di tre indirizzi scolastici che però ignorano le potenzialità del Centro per l’impiego.
Una vera e propria tendenza negativa se si considera che anche le imprese locali preferiscono rivolgersi ai privati ignorando la struttura ospitata provvisoriamente nei locali di palazzo Roviano Pignatelli.
Tra le ditte gelesi che hanno fatto ricorso alla bacheca del Cpi c’è solo la Meic services anche se i dipendenti escludono che i titolari abbiano cercato un contatto diretto. Un particolare non indifferente che di fatto non consente di usufruire del servizio di orientamento garantito dal primo gennaio da tre associazioni, tra Ciof-fp, Enfap e Ial-Sicilia.
Sono loro che beneficiano dei contributi regionali garantendo il personale per indirizzare al meglio i pochi disoccupati che ancora si rivolgono al centro per l’impiego che sembra più che altro una struttura aliena dalle esigenze del territorio. Infatti, eccezione fatta per alcune categorie di lavoratori, i disoccupati preferiscono le scorciatoie rappresentate dai siti on-line e dallo stesso “cliccalavoro” che fa capo al centro per l’impiego diretto da maggio dello scorso anno da Claudio Cortese.
A aggravare la situazione dell’ufficio del lavoro la richiesta del sindacato di categoria per il trasferimento dai locali di palazzo Pignatelli a quelli comunali di vai Marsala. Non un capriccio, ma una reale esigenza per consentire l’accesso anche ai disabili considerato che attualmente nell’unico parcheggio non è previsto un posto auto riservato e la mancanza di un ascensore nega l’accesso ai piani ai disabili in carrozzina.
In città sono complessivamente 3996 i senza lavoro che si sono rivolti al Centro per l’impiego. In prevalenza il dato investe 2050 uomini adulti (maggiori di 25 anni) e 1348 donne. Di queste ultime ben 898 hanno un’età superiore a 25 anni mentre sono 450 quelle in cerca della prima occupazione. L’anno precedente i disoccupati erano il dieci per cento in meno, con un valore di 3686 senza lavoro. Preoccupa l’aumento di tutti i valori ed in particolare quello riferito agli uomini maggiori di 25 anni aumentato da 1956 a 2050. Nell’anno appena iniziato sono 757 i disoccupati che si sono rivolti al Cpi.