I dem aprono il tavolo del “nuovo” centrosinistra, Di Cristina: “Candidato? Potremmo indicarlo noi”

 
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Di Cristina non dovrebbe far parte dell'eventuale giunta Greco

Gela. Inizia a delinearsi il progetto politico di un Pd che seppur ridimensionato elettoralmente non ci sta a passare per ruota di scorta politica, soprattutto in vista delle urne del prossimo anno. Il segretario cittadino Peppe Di Cristina (che a breve potrebbe prendersi la segreteria provinciale democratica) ha convocato la direzione. Per la prima volta da mesi, vecchi iscritti e giovani dem hanno risposto all’invito. La “cartina” elettorale del gruppo dirigente adesso è piuttosto lineare. Per ora, i dirigenti locali stanno guardando ad un progetto di centrosinistra che apra anche all’area moderata e a chi non si rivede più in gruppi di centrodestra. Dalla direzione conclusasi poco dopo le 21, esce però l’intenzione di evitare ammucchiate politiche e anche le originarie velleità di alleanze ampie oggi sembrano senza vento per salpare. I dem hanno confermato la loro fiducia in Di Cristina e nella sua segreteria. Sarà proprio il segretario, indipendentemente dal ruolo che ricoprirà, a tracciare la rotta. Una direzione che ora appare meno fumosa. “Serve discontinuità con il passato – dice – ma una discontinuità che parta da un forte progetto di centrosinistra. Sto dialogando con esponenti di area socialista e con chi fa parte di contesti politici di centrosinistra ma fuori dal Pd. C’è la volontà di estendere il confronto ai moderati e perché no anche a chi non si riconosce più in certi partiti di centrodestra”. Di Cristina e i suoi danno le direttrici, anche per evitare di fare da traino a progetti di alleanze ampie che fino ad ora non si sono concretizzati (ma che comunque non sono stati ancora riposti in un’eventuale cantina elettorale). Non lo dice espressamente ma il segretario ha iniziato un faccia a faccia con gli esponenti che solo pochi giorni fa hanno deciso di provare a far rinascere il centrosinistra in città (spingendosi fino a coinvolgere una parte del mondo sindacale). “Mi fa piacere che il lavoro che stiamo svolgendo dia frutti – dice ancora – alla direzione hanno partecipato storici iscritti al partito e giovani che sono vicini alla mia segreteria. C’erano sostenitori di Faraone e chi invece è lontano dal renzismo. Sono scelte che non influiranno sul nostro cammino verso le elezioni. C’è coesione e entro gennaio confermo la volontà di presentare programma e lista. Un candidato a sindaco? Potremmo esprimerlo noi e confrontarci poi con gli alleati. Credo che a breve partirà un tavolo del centrosinistra. Il dialogo è in atto e il Pd viene visto come componente importante”.

Ma se i dem stanno cercando di darsi un’identità vera in vista del prossimo anno, non trascurano neanche quanto sta accadendo a Palazzo di Città. Alla direzione c’erano i consiglieri comunali uscenti (ad eccezione di Salvatore Gallo) e non è mancato un riferimento ai tagli decisi dal commissario Rosario Arena. “La vicenda della refezione scolastica probabilmente arriverà all’Ars – conclude Di Cristina – stiamo cercando di presentare un’interrogazione. Non si può sospendere un servizio di quel tipo. La Tari aumentata? Serve un criterio che vada a tutelare le fasce più deboli. Non si può aumentare indiscriminatamente, senza tenere conto delle effettive capacità reddituali. Anche su questo ci faremo sentire”.

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